Detesto i NO.
Sarà che ne ho ricevuti tanti,
troppi, in un'epoca in cui educare faceva rima con proibire. Almeno a casa
mia.
Intendiamoci, i troppi sì in gioventù
producono devastazioni, soprattutto se non sono dei sì a cui viene affiancata
una guida, una strada da percorrere. Ma i NO, i NO sono mancanze, sottrazioni,
privazioni. Anche più avanti, a scuola, nei rapporti sentimentali, nel lavoro,
i NO servono solo a perdere e non a guadagnare.
Se ci osserviamo da un po' più in
alto, guardando un po' più distanti il percorso della nostra vita, ogni
NO ci ha tolto il privilegio di una esperienza, di una ricchezza in più.
Soprattutto se non siamo stati degli animi agitati, dei fuori strada, dei senza
misura. Ma anche in quel caso, la misura va imparata.
E i NO ci hanno sbarrato strade, ci
hanno privato di un pezzo di vita che spesso non potremo più recuperare.
(08.02.15)
Nessun commento:
Posta un commento