Invito

...a tutti coloro che si son trovati, almeno una volta a fare la mossa del Cavallo.
Le mie storie, i miei racconti.

mercoledì 30 luglio 2008

Il Castello di Inici: colpevole abbandono.

27 Luglio 2008
Tour del Castello di Inici (zona intorno a Segesta)
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Pubblico queste foto a testimonianza dello stato di abbandono, anzi di disprezzo del bene storico, che si persegue in Sicilia. Da un lato la "mummificazione" richiesta dalle Soprintendenze, dall'altro la mancanza di fondi sufficienti dei proprietari privati (ma anche la proprietà pubblica ne è affetta - v. Castello di Calatubo, giusto per fare un esempio), montagne di denaro che servirebbero alla "imbalsamazione" voluta dagli Enti preposti e che poco si accorda con le esigenze spesso commerciali, necessariamente lucrative, specie nel privato, che un tale investimento impone. La scelta? Aspettare che il tempo lavori, facendo crollare tutto....

Vista d'insieme

L'arco di ingresso


Uno degli edifici con piano nobile


La Cappella - i resti (stucchi e dipinti sottratti scientificamente)


Arco mediano tra le due corti


L'ingresso ai sotterranei


Altra parte di edificio con piano nobile


La torre


La rocca vista da monte

Come era prima?.... qualcosa la trovate qua: http://www.castellammareonline.com/golfo/main3/initorre.html

martedì 29 luglio 2008

Concerto di Ligabue a Palermo: un'emozione ...tra palco e realtà!

Abbiamo facce che non conosciamo
ce le mettete voi in faccia pian piano.
E abbiamo fame di quella fame
che il vostro urlo ci regalerà.
E abbiamo l'aria di chi vive a caso
l'aria di quelli che paghi a peso.
E abbiamo scuse che, anche se buone,
non c'è nessuno che le ascolterà.
E poi abbiamo già chi ci porta
fino alla prossima città.
Ci mettete davanti a un altro microfono
che qualche cosa succederà.


Siam quelli là siam quelli là siam quelli là.
Quelli tra palco e realtà.
Abbiamo amici che neanche sappiamo
che finché va bene ci leccano il culo.
E poi abbiamo casse di maalox
per pettinarci lo stomaco.

Abbiamo soldi da giustificare
e complimenti per la trasmissione.
E abbiamo un ego da far vedere
ad uno bravo davvero un bel po'.
E poi abbiamo chi ci da il voto
e ci vuol spiegare come si fa.
"è come prima? No si è montato"
ognuno sceglie la tua verità.
Siam quelli là siam quelli là siam quelli là.
Quelli tra palco e realtà.
E c'è chi non sbaglia mai
ti guarda e sa chi sei.
E c'è chi non controlla mai
dietro la foto.

E c'è chi non ha avuto mai
nemmeno un dubbio mai.
Abbiamo andate e ritorni violenti
o troppo accesi o troppo spenti.
E non abbiamo chi ci fa sconti
che quando è ora si saluterà.
E ce l'abbiamo qualche speranza
forse qualcuno ci ricorderà.
E non soltanto per le canzoni
per le parole o per la musica.
Siam quelli là siam quelli là siam quelli là.


Quelli tra palco e realtà. !!!

sabato 5 luglio 2008

Il Maestro : Ubaldo Mirabelli

Voglio dedicare alcuni pensieri ad un figlio illustre di questa Palermo tanto maltrattata.
Il Maestro Ubaldo Mirabelli, fulgido esempio di vibrante umanità, eccelso insegnante, malinconico dissacratore e delizioso amico se n'è andato tre giorni fa.

Chi l'ha conosciuto non lo dimenticherà mai.
Ha regalato a piene mani gemme di elevata cultura, di saggezza, di leggiadra e sofisticata ironia, di passione, vitalità, ardore per l'arte, di consapevolezza, rigore, giocosità e serietà nobile.

E' stato uno dei migliori, se non il migliore Sovrintendente (1977-1995) che il Teatro Massimo abbia mai avuto. Quando c'era il "teatro senza teatro", cioè quando l'Opera fu trasferita al Politeama poichè il Teatro Massimo era chiuso.
Uno dei migliori Professori di Storia dell'Arte che un alunno possa desiderare (ed io ho avuto questa fortuna). Musicologo, saggista, poeta, giornalista, fine intellettuale.

In gioventù appartenente alla cerchia di intellettuali siciliani quali Francesco Orlando, Antonio Pasqualino, Gioacchino Lanza Tomasi, Francesco Agnello, dei quali a volte amava parlare. Amico anche di Sandro Paternostro, il giornalista della Rai, anche lui palermitano, col quale aveva diviso interessi e passioni di gioventù.

E soprattutto schietto, immediato, intuitivo.
Spesso fingeva sordità alle umane inutili dichiarazioni, o amava sorprendere leggendoti negli occhi i pensieri, prima che si formassero.
A chi lo ha conosciuto lascia montagne di ricordi, episodi come ricami preziosi di una vita vissuta attimo per attimo, quasi rubata all'oblio eterno.